La Regina Vittoria, personaggio emblematico del XIX secolo, ha lasciato una tale impronta sull'epoca in cui visse da farla ribattezzare "epoca vittoriana". E a giusto titolo! La Regina regnò per più di 60 anni e segnò per sempre la storia del mondo... e quella della numismatica...

Alexandrina Victoria è figlia del principe Edoardo del Kent e di Strathearn e della principessa Victoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld. Il nome Alexandrina le è stato dato in onore del suo padrino, lo Zar Alessandro I di Russia. Quando nasce, il 24 maggio 1819, nulla fa pensare che sia predestinata al trono. Eppure, prima del compimento del 12° anno di età, numerose morti la fanno salire nell’ordine della successione. Suo zio, Re Guglielmo IV, morì un mese dopo il compimento del 18° anno di Vittoria, che venne incoronata il 28 giugno 1838 nell’abbazia di Westminster.

Vittoria visse un’infanzia austera, punteggiata dalle regole del “sistema di Kensington”, e fu educata dalla madre e dal segretario di questa, John Conroy.

 

Vittoria festeggia il 18° compleanno il 24 maggio 1837. Un mese dopo, il 20 giugno 1837, suo zio, Re Guglielmo IV, viene a mancare. Quando la principessa deve diventare regina nel 1838, fa togliere il nome di Alexandrina dai documenti. Vittoria decide anche di bandire Conroy e di non vivere più con sua madre.

Nel 1836, un anno prima dell’ascesa al trono, suo zio Leopoldo, diventato re dei belgi, organizza un incontro con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, che è cugino di Vittoria. È un vero e proprio colpo di fulmine! Lo sposa per amore il 10 febbraio 1840. Oltre ad essere suo marito, Alberto fu anche suo consigliere. Molto rapidamente, la coppia accolse il primo figlio… cui fecero seguito altri 8! Vittoria combina matrimoni prestigiosi per i suoi figli, che unisce alle migliori dinastie europee. Per questa ragione, a Vittoria fu dato il soprannome di “Nonna d’Europa”.

La situazione interna dell’Inghilterra non piaceva a tutti i suoi abitanti. La Regina sopravvisse a ben 7 attentati. Il territorio su cui regna è immenso: Inghilterra, Scozia, Irlanda, ma anche le colonie britanniche. Siamo all’apice dell’impero britannico, che governa quasi 400 milioni di persone sparse su non meno di 26 milioni di chilometri quadrati.

In politica estera, la Regina desidera un riavvicinamento tra Francia e Inghilterra. Si reca in Francia per incontrare Luigi-Filippo. Si tratta del primo incontro tra Francia e Inghilterra dopo 300 anni!

Il 14 dicembre 1861, la morte del marito, il principe Alberto, getta la Regina Vittoria nella disperazione. Non ne uscirà: indossò esclusivamente abiti neri da lutto fino alla fine della sua esistenza. Limitò le apparizioni pubbliche, e fu per questo soprannominata “La Vedova di Windsor”, dal nome del castello in cui viveva. Questa scelta influì negativamente sulla sua popolarità… Nel 1870 si svolge a Londra una manifestazione di Repubblicani che chiede l’abdicazione della Regina. Nel 1871, Vittoria si ammala gravemente, come il principe di Galles. Grazie ad un’apparizione pubblica di commemorazione del 10° anniversario della scomparsa del Principe Alberto, riguadagna popolarità.

Nel 1887 la Regina celebra il giubileo d’oro (50 anni di regno) e, 10 anni più tardi, quello di diamante. Il 22 gennaio 1901, con accanto il figlio erede al trono, che diverrà Edoardo VII, ed il nipote Guglielmo II di Prussia, la Regina Vittoria esala il suo ultimo respiro.

I sovrani d’oro della Regina Vittoria

Dato che il regno della Regina Vittoria durò più di 60 anni, furono molte le monete coniate in questo lungo periodo. Ci interesseremo ad un tipo di moneta in particolare: i sovrani d’oro.

 

I primi sovrani d’oro furono coniati alla fine del XV secolo sotto il regno di Enrico VII. Vennero coniati fino al 1603, alla fine del regno della Regina Elisabetta I. Non fu poi coniata alcuna moneta di questo tipo per più di 200 anni.

Nel 1817 furono coniati nuovi sovrani d’oro, sotto il regno di Giorgio III. Vent’anni dopo salì al trono la Regina Vittoria. Tutti i sovrani d’oro coniati durante il suo regno presentavano un diametro di 22mm ed un peso di 7,99gr.

Già l’anno successivo a quello dell’ascesa al trono, vennero coniati i primi sovrani d’oro con la sua effigie. Recano l’iscrizione in latino “Victoria Dei Gratia” (Vittoria per Grazia di Dio). Secondo il sito di Godot e figli, questa moneta fu coniata in più di 150 milioni di esemplari, in diverse zecche: a Londra, ma anche a Melbourne e a Sydney. Questa moneta continuò ad essere coniata per più di 50 anni. Si trova una nuova emissione di queste monete praticamente ogni anno, fino al 1874.

Tra il 1871 ed il 1875, venne coniata una seconda moneta che raffigurava la Regina Vittoria in gioventù. Sul retro di questa moneta è rappresentato San Giorgio che sconfigge il drago. Questa moneta è stata coniata in più di 10,5 milioni di esemplari, in numero variabile da un anno all’altro. Gli esemplari del 1879 sono particolarmente rari, dato che in quell’anno furono coniati solo 20.000 pezzi. Questa moneta reca l’iscrizione latina VICTORIA DG BRITANNIAR REG FD, che può essere tradotta con “Vittoria per Grazia di Dio, Regina di Gran Bretagna, difensore della fede”. La moneta fu coniata a Melbourne, Perth, Bombay, Ottawa, Pretoria e Sydney. Per sapere da dove la moneta proviene, basta identificare la lettera che si trova esattamente al di sopra dell’indicazione dell’anno di conio.

 

Nel 1887 venne coniato un nuovo tipo di sovrano d’oro, in occasione del giubileo d’oro (50 anni) del regno della Regina Vittoria. Questa moneta presenta l’effigie della Regina ad un’età più avanzata, sempre di profilo e con la corona. Denominata “Moneta giubilare con testa coronata”, è stata emessa in poco più di 31 milioni di esemplari. È possibile identificare il laboratorio di conio nello stesso metodo utilizzato per le monete create tra il 1871 ed il 1875. Il pubblico non apprezzava molto questi pezzi, che furono sostituiti già nel 1892.

 

 

 

Esiste infine un ultimo tipo di sovrano con l’effigie della Regina Vittoria, coniato negli ultimi anni del suo regno, dal 1893 al 1901. Raffigura la Regina Vittoria anziana e più corpulenta, di profilo. E sul retro della moneta: ancora San Giorgio che sconfigge il drago! L’iscrizione “VICTORIA•DEI•GRA•BRITT•REGINA•-FID•DEF • IND•IMP•” differisce da quelle dei sovrani d’oro precedenti. Possiamo tradurla così: “Vittoria per Grazia di Dio, Regina delle Bretagne, difensore della fede, Imperatrice delle Indie”. Negli stessi laboratori già utilizzati, furono coniati più di 42 milioni di questi pezzi. Verranno chiamati “Vittoria Vedova”, mentre la Regina era vedova già da molto tempo.

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Scritto da Héloïse

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